Introduzione ai microcontrollori PIC

In elettronica digitale il microcontrollore o microcontroller o MCU (MicroController Unit) è un dispositivo elettronico integrato su singolo chip, nato come evoluzione alternativa al microprocessore ed utilizzato generalmente in sistemi embedded ovvero per applicazioni specifiche (special purpose) di controllo digitale. (Wikipedia)

Microcontrollori PIC.

I microcontrollori PIC (Programmable Interface Controller) sono un prodotto targato MicrochipTechnology, il loro largo impiego prende soprattutto campo nella microelettronica e nella progettazione di piccoli circuiti integrati. In questo blog verrà soprattutto trattato il loro utilizzo nel secondo ambito, verranno illustrati, infatti, piccoli progetti circuitali.

Questi dispositivi si possono suddividere in tre grandi ‘famiglie’:

PICComunicazione (CPU-ROM)
PIC10 - PIC12 - PIC16 - PIC188 bit (1 byte)
PIC24 - dsPIC16 bit (2 byte)
PIC3232 bit (4 byte)

La differenza tra loro sta nella velocità di comunicazione tra la CPU (il cuore del microcontrollore) e le periferiche (memoria dati, memoria programmi, I/O). Per saperne di più in merito ti consiglio di leggere la pagina di wikipedia sull’ architettura Harvard.

I PIC si differenziano tra loro inoltre per le periferiche integrate che li costituiscono (EUSART, canali ADC, canali DAC, ecc.), per questo è sorta una vasta gamma di microcontrollori adatti a tutte le esigenze. Il consiglio che mi sento di darvi, per partire, è quello di acquistare un PIC18F45K50.

Caratteristiche del PIC18F45K50:
32Kb di memoria ROM
2Kb di RAM
EEPROM interna da 256byte
Una porta seriale (EUSART)
Una porta SPI
Una porta I2C
Un modulo ECCP (utilizzabile per le modalità CAPTURE, COMPARE e PWM)
Due timer a 8bit e due timer a 16bit
25 canali dell'ADC con risoluzione a 10bit
Due comparatori
Un modulo USB

Il PIC18F45K50 è la versione innovativa del PIC18F4550, presenta infatti diversi miglioramenti dal punto di vista hardware, nonostante la mappatura dei pin risulti uguale al suo predecessore. Anche i vari registri utili alla configurazione del PIC e alla configurazione delle varie periferiche rimangono pressochè uguali (per le differenze vi rimando alla lettura dei corrispettivi datasheet), questo fa sì che il codice trovato in rete per il PIC18F4550 possa funzionare anche con il nostro microcontrollore. Il particolare vantaggio che questo microcontrollore possiede sta però nella possibilità di essere interfacciato con MCC (Microchip Code Configurator), un tool in grado di semplificare notevolmente la progettazione e la stesura del codice.

MCC verrà analizzato e descritto nei prossimi articoli.

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